ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP

Tradizione, versatilità e un profondo legame con la storia e la cultura di Modena, il suo territorio di origine, al centro della regione Emilia Romagna. Queste sono le caratteristiche che consentono all’Aceto Balsamico di Modena IGP di essere oggi uno dei simboli più brillanti dell'eccellenza agroalimentare italiana. Prodotto da oltre mille anni nella zona di Modena e Reggio Emilia ed esportato in tutto il mondo, l'Aceto Balsamico di Modena è protetto in Italia fin dal 1933 e nel 2009 è stato inserito nel Registro delle Indicazioni Geografiche Protette (IGP) dell'Unione Europea. L'Aceto Balsamico di Modena IGP è, ancora oggi, il prodotto ottenuto, seguendo la tecnologia tradizionale, dalla fermentazione del mosto d'uva cotto o concentrato. Il mosto dei sette vitigni (Lambrusco, Sangiovese, Trebbiano, Albana, Ancellotta, Fortana, Montuni), grazie all'aggiunta di aceto di vino, in una percentuale minima del 10%, e aceto invecchiato almeno 10 anni seguendo le ricette gelosamente custodito da ciascun produttore, conferisce di volta in volta caratteristiche di Aceto Balsamico di Modena completamente diverse. Il tipico gusto agrodolce evolve, assumendo maggiore dolcezza o pungenza, piuttosto che un piacevole equilibrio, con la presenza di note fruttate, risultato del tempo trascorso nel legno. Il prodotto che riposa in barili per almeno tre anni è chiamato "invecchiato". Al termine dell’affinamento o dell’invecchiamento, una rigorosa analisi chimica ed organolettica, effettuata da un ente controllore terzo riconosciuto dal Ministero dell'Agricoltura italiano, certifica il prodotto come Aceto Balsamico di Modena IGP. Il risultato è un prodotto dalla grande versatilità, capace di armonizzare e bilanciare in modo straordinario gli ingredienti delle più svariate preparazioni. Presente sui tavoli di tutto il mondo, nelle cucine degli chef stellati e di chi ogni giorno cerca gusto e semplicità, l'Aceto Balsamico di Modena è un orgoglioso ambasciatore del proprio territorio d'origine. Scopri di più su www.consorziobalsamico.it.