Vini

Albana

L’Albana è, insieme al Sangiovese, il vino che più rappresenta la Romagna. Prodotto dall’omonimo vitigno, coltivato nelle colline delle province di Forlì-Cesena, Ravenna, Bologna, questo vino dal colore dorato trova i suoi punti di forza in una struttura e in una morbidezza perfettamente bilanciate dalla freschezza e dai tannini, presenza davvero rara in un vino bianco. L’Albana sa essere dolce quando vuole, ma anche intensa, generosa ed avvolgente quando è necessario.

Albana

Centesimino

Riscoperto solo nel secolo scorso, il Centesimino  o Savignon Rosso è tipico della prima collina faentina, nell’area attorno alla Torre di Oriolo. Nel calice rosso rubino cupo, il Centesimino conquista al primo incontro, sprigionando accattivanti profumi di fiori di arancio, rosa, viola, liquirizia ed anice.

Centesimino

Famoso

Il Famoso, chiamato anche “Uva Rambela”, è un vitigno romagnolo che, dopo un periodo di abbandono, nell’ultimo decennio è stato riscoperto. È una pianta rustica, adatta anche ai terreni poco fertili e a temperature invernali abbastanza rigide. A questa resistenza fa da contraltare una produzione relativamente contenuta. Attualmente coltivato nelle zone di Forlì, Bertinoro, Faenza, Brisighella e Bagnacavallo, se ne ricavano vini caratterizzati dagli aromi intensi simili a quelli del Moscato, con note fiorali dolci, di frutta matura, esotica e frutta essiccata.

Famoso

Fortana

Lungo la Costa Adriatica, nel ferrarese si entra nel territorio dei Vini delle Sabbie, terreni dove si coltivano viti tra le brezze profumate e la macchia mediterranea, che traggono nutrimento dalle radici affondate nell’arena. La forte identità dei vini ottenuti ha permesso la creazione di una Denominazione di Origine specifica, la DOC Bosco Eliceo. di cui il vitigno più rappresentativo è il Fortana. 

Fortana

Gutturnio

Il Gutturnio è il vino simbolo dell’enologia piacentina, caro agli abitanti di questa zona e ai produttori che gli dedicano cura, attenzioni e sperimentazioni. Proprio grazie a questa voglia di cercare nuove vie per valorizzare questo vino, il Gutturnio oggi non è più solo un vino frizzante da bersi nell’annata. Il disciplinare prevede una versione ferma e perfino una riserva, che deve attendere più di due anni prima di poter essere pronta alla vendita e che sa dare grandi soddisfazioni all’assaggio.

Gutturnio

Lambrusco

Quella dei Lambrusco è la famiglia di vitigni più diffusa nella campagna che da Parma si estende verso est, fino a comprendere i territori reggiano e modenese. Da queste uve fragranti si ottiene un vino frizzante profondamente piacevole, al punto da essere il più esportato al mondo. 

Lambrusco

Longanesi

Ecco un vitigno coltivato nel cuore della Romagna, ma la cui scoperta risale a tempi recenti. Il vitigno Longanesi è stati riscoperto nella pianura che circonda il paese di Bagnacavallo, in provincia di Ravenna, ma oggi è coltivato anche da qualche azienda della prima collina faentina. L'uva Longanesi dà vita a un rosso strutturato e caratterizzato da un elevato grado alcolico, ricco di profumi e corpo.

Longanesi

Malvasia

Dolce o secco, frizzante o fermo: il Malvasia ha un profumo che resta impresso e ben si accompagna ad alcuni fra i prodotti più tipici dell'Emilia Romagna. 
Benché per tradizione sia conosciuto come vino frizzante, dagli anni '90 lo troviamo anche fermo e alcune cantine hanno avuto risultati interessanti, al punto che alcuni produttori hanno scelto di dedicarsi esclusivamente a questo tipo di vinificazione. Le parole di un vignaiolo piacentino non potrebbero essere più chiare:

Malvasia

Ortrugo

L’Ortrugo è probabilmente uno dei tanti vitigni che erano presenti nel piacentino fin dall’epoca pre-cristiana, e di fatto è uno dei pochi ad essere arrivato fino a noi. Le gelate che hanno caratterizzato per secoli il clima delle quattro valli piacentine prima e le malattie di origine americana poi hanno  decimato le varietà presenti: l’Ortrugo è una delle poche varietà che hanno resistito. Si tratta di un vitigno bianco precoce, dal grappolo lungo e compatto di colore giallo-verdino.

Ortrugo

Pagadebit

Il Pagadebit è uno  dei vini che fanno parte della Doc Romagna. Si ottiene dall’uva Bombino Bianco vinificata in purezza oppure con l’aggiunta di altri vitigni fino a un massimo del 15%. L’area di produzione è compresa nella fascia collinare del ravennate, del forlivese-cesenate e del riminese, in particolare nei comuni di Bertinoro e Castrocaro Terme. Questo vino è caratterizzato da un color giallo paglierino con sfumature tendenti al verde e da un profumo floreale in cui si riconosce con chiarezza il biancospino.

Pagadebit

Pignoletto

Il Grechetto Gentile è il vitigno a bacca bianca da cui si ottiene il vino dal nome Pignoletto, presente in 2 denominazioni: la DOC Pignoletto e la DOCG Colli Bolognesi Pignoletto.

Nell’area collinare attorno a Bologna, in cui la coltura di quest’uva è più antica, nel 2011 il Pignoletto Classico(tranquillo) ha ottenuto la certificazione DOCG. Qui, l’inseguirsi di paesaggi e di sentori, di luce e ombra, di calore e freschezza esaltano in maniera particolare le caratteristiche organolettiche di questo bianco fresco e profumato dal caratteristico finale amarognolo.

Pignoletto

Rebola

Rebola è il nome che nel riminese assume il vitigno Pignoletto, diffuso da secoli nella zona. Da quest’uva si ottiene un vino fruttato e vellutato, versatile negli abbinamenti e capace sia di acquisire complessità con un passaggio in legno sia di deliziare il palato senza stancare nella versione passito.

Rebola

Sangiovese

L’anima romagnola, a volte ruvida ma franca e sincera, si lascia scoprire in un unico sorso di vino.
Il Sangiovese di Romagna DOC sa esprimere il carattere di una terra variopinta e dalle mille sfaccettature, bagnata dal mare e protetta dagli Appennini. Un rosso dal profumo di viola e frutti di bosco, dai tannini setosi e dal gusto pieno, che si produce nelle tipologie base, superiore, riserva e novello.  
Per gli amanti della Romagna un calice di Sangiovese equivale a sorso di questa terra, da scoprire nelle pieghe del gusto e dell’olfatto. 

Sangiovese

Spergola

La Spergola è un vitigno tipico della zona di Scandiano, in provincia di Reggio Emilia, che trova il suo habitat ideale nei terreni argillosi e ricchi di gesso e ha una buona resistenza alla siccità. Viene detta “alata” perché i grappoli principali sono sempre accompagnati da un grappolo più piccolo, simile a una piccola ala. Il grappolo si presenta mediamente denso con acini medio-piccoli e la buccia pruinosa di color verde-giallo.

Spergola

Trebbiano

Il Trebbiano è il vitigno a bacca bianca più coltivato in Emilia Romagna, in particolare nella provincia di Ravenna. Si tratta di un vitigno molto produttivo e resistente ai parassiti, che dà origine a un vino di colore giallo paglierino, di discreto grado alcolico, non particolarmente ricco dal punto di vista aromatico. Il Trebbiano romagnolo è adatto per la produzione di vini fermi ma anche di vini base per spumanti e per la distillazione del brandy.

Trebbiano